“Un’opportunità e un privilegio: questo, chiuso nello spazio breve e angusto di una formula, il senso intrinseco della Mostra che il Museo Isidoro Falchi accoglie nel 2017. Il privilegio, concesso in primo luogo dal Direttore del MANN, Paolo Giulierini e dal Curatore capo delle Collezioni Valeria Sampaolo, di collaborare con il principale museo archeologico d’Italia, per allestire una mostra che vanta la prerogativa di ospitare, per la prima volta in Toscana, una selezione straordinaria di reperti provenienti da Pompei, Ercolano e Stabia e conservati a Napoli sin dal tempo della loro scoperta. Direttamente derivata da un siffatto privilegio, è l’opportunità di offrire al pubblico di studiosi e appassionati la possibilità di conoscere, nel cuore del territorio della Toscana etrusca, quella che a buon diritto rappresenta, nei tratti sublimati della romanità impressi nel volto della Pompei del 79 d.C., l’eccellenza della realtà archeologica nazionale. E ancora l’opportunità ulteriore di riconoscere, in un territorio come quello della Maremma antica, quei sottili e pur robusti legami che Roma seppe intrecciare con una città come l’etrusca Vetulonia, che, teste il poeta Silio Italico, donò a Roma stessa i simboli del suo potere e che, negli ultimi secoli della sua vicenda storica, potè attingere a piene mani alla fonte inesauribile di cultura prodotta in terra greca, che permeò sul suolo italico i vertici dell’espressione di ogni forma d’Arte.” Simona Rafanelli. Estratto dall’introduzione al catalogo della mostra.
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